Parrocchie di Poirino



Alcuni spunti per la preparazione alla liturgia della prossima domenica



La liturgia della 3a domenica di Pasqua permette alla comunità, radunata nel nome del Signore, di sperimentare la dimensione cosmica del proprio essere Chiesa: cielo e terra, in una sinfonia di voci, acclamano a colui che è il vivente: "Essa unisce il cielo e la terra. Comprende e pervade tutto il creato. Il Figlio di Dio si è fatto uomo per restituire tutto il creato, in un supremo atto di lode, a Colui che l'ha fatto dal nulla… Davvero è questo il mysterium fidei che si realizza nell'Eucaristia: il mondo uscito dalle mani di Dio Creatore torna a lui redento da Cristo". ( Ecclesia de Eucharistia, 8).
"Fatti voce di ogni creatura …uniti agli angeli e ai santi esultanti cantiamo", anche noi Chiesa pellegrina mentre camminiamo nella fede, nella speranza e nell'amore partecipi della grazia della conversione e del perdono dei peccati che Dio in Cristo Gesù ha donato al mondo. "E' un aspetto dell'Eucaristia che merita di essere posto in evidenza: mentre noi celebriamo il sacrificio dell'Agnello, ci uniamo alla liturgia celeste, associandoci a quella moltitudine immensa che grida: "la salvezza appartiene al nostro Dio seduto sul trono e all'Agnello!" (Ap 7,10). L'Eucaristia è davvero uno squarcio di cielo che si apre sulla terra! E' un raggio di gloria della Gerusalemme celeste, che penetra le nubi della nostra storia e getta luce sul nostro cammino". (Ecclesia de Eucaristia, 19). Una partecipazione che ci rende testimoni franchi e coraggiosi nell'annuncio e nell’accoglienza delle sofferenze per Cristo e per il Vangelo. Il Signore si rende presente ai suoi, manifestandosi come colui che ha cura in quanto dà personalmente da mangiare ai suoi, ripetendo ancora una volta il gesto di prendere e dare e affidando il ministero di esprimere questa sua cura. Tale preoccupazione e vicinanza di Cristo assume il segno sacramentale nel pane e nel vino consacrati: "l'Eucaristia è vero banchetto, in cui Cristo si offre come nutrimento…e l'efficacia salvifica del sacrificio si realizza pienamente quando ci si comunica ricevendo il corpo ed il sangue del Signore" (Ecclesia de Eucaristia, 16) e nella persona dei pastori: "il ministero dei sacerdoti che hanno ricevuto il Sacramento dell'Ordine, nell'economia di salvezza scelta da Cristo, manifesta che l'Eucaristia, da loro celebrata, è un dono che supera radicalmente il potere dell'assemblea ed è comunque insostituibile per collegare validamente la consacrazione eucaristica al sacrificio della croce ed all'ultima cena". (Ecclesia de Eucharistia, 29).
La celebrazione eucaristica di oggi ci permette di evidenziare che la comunità celebrante: - esprime e partecipa di tutte le voci del creato e le conduce nel cammino di santificazione insieme a tutte le realtà celesti. Oggi si potrebbe preparare un cantico di lode sulla falsa riga di quello di san Francesco, dando voce non solo al mondo naturale ed animale, ma anche a tutte quelle realtà che il progresso ha messo a nostra disposizione, perché possano essere accolte ed offerte a Dio, in un unico canto di lode e di ringraziamento.
Oggi il presidente della celebrazione potrebbe pregare il canone romano; accogliere con gratitudine profonda i doni eucaristici ed il dono dei ministri ordinati.

prima lettura At 5,27b-32.40b-41
Messo a morte dagli uomini, Gesù è stato risuscitato da Dio; condannato come malfattore, egli dona a tutti la salvezza e la remissione dei peccati: è questa la fede che, fin dai tempi apostolici, la Chiesa non cessa di proclamare con l'aiuto dello Spirito Santo. Minacce e persecuzioni non possono indurla al silenzio.
Dagli Atti degli apostoli
In quei giorni, 27 il sommo sacerdote cominciò a interrogare gli apostoli dicendo: 28 "Vi avevamo espressamente ordinato di non insegnare più nel nome di costui, ed ecco voi avete riempito Gerusalemme della vostra dottrina e volete far ricadere su di noi il sangue di quell’uomo".
29 Rispose allora Pietro insieme agli apostoli: "Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini. 30 Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù, che voi avevate ucciso appendendolo alla croce. 31 Dio lo ha innalzato con la sua destra facendolo capo e salvatore, per dare a Israele la grazia della conversione e il perdono dei peccati. 32 E di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito santo, che Dio ha dato a coloro che si sottomettono a lui".
40 Allora li fecero fustigare e ordinarono loro di non continuare a parlare nel nome di Gesù; quindi li rimisero in libertà. 41 Ma essi se ne andarono dal sinedrio lieti di essere stati oltraggiati per amore del nome di Gesù. - Parola di Dio.

salmo responsoriale 29, 3-4; 5-6; 11-12a.13b
Gioia del mattino di Pasqua: il Cristo è risalito vivo dagli inferi. Nulla e nessuno può impedire di proclamare questa buona novella.

Rit. Ti esalto, Signore, perché mi hai liberato.

3 Signore Dio mio,
a te ho gridato e mi hai guarito.
4 Signore, mi hai fatto risalire dagli inferi,
mi hai dato vita
perché non scendessi nella tomba.
5 Cantate inni al Signore, o suoi fedeli,
rendete grazie al suo santo nome,
6 perché la sua collera dura un istante,
la sua bontà per tutta la vita.
Alla sera sopraggiunge il pianto
e al mattino, ecco la gioia.
11 Ascolta, Signore, abbi misericordia,
Signore, vieni in mio aiuto.
12 Hai mutato il mio lamento in danza,
13 Signore, mio Dio, ti loderò per sempre.

seconda lettura Ap 5,11-14
Per comunicare la sua visione, l'autore dell'Apocalisse non poteva che ricorrere ad immagini, come hanno fatto, del resto, anche i profeti e i mistici. Come Daniele (Dn 7,10-12), egli contempla, stupito, una grandiosa liturgia celeste. Ma al centro c'è Gesù, "l'Agnello immolato", il quale riceve lo stesso omaggio e la stessa adorazione di Dio, "che siede sul trono". Un "amen" solenne, la cui eco si ripercuote senza fine, conferisce a quest'apoteosi del Cristo elevato alla destra di Dio una risonanza cosmica.

Dal libro dell’Apocalisse di Giovanni apostolo
11 lo, Giovanni, vidi e intesi voci di molti angeli intorno al trono e agli esseri viventi e ai vegliardi. Il loro numero era miriadi di miriadi e migliaia di migliaia 12 e dicevano a gran voce: "L’Agnello che fu immolato è degno di ricevere potenza e ricchezza, sapienza e forza, onore, gloria e benedizione".
13 Tutte le creature del cielo e della terra, sotto la terra e nel mare e tutte le cose ivi contenute, udii che dicevano: "A Colui che siede sul trono e all’Agnello lode, onore, gloria e potenza, nei secoli dei secoli".
14 E i quattro esseri viventi dicevano: "Amen". E i vegliardi si prostrarono in adorazione. - Parola di Dio.

canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Cristo è risorto, lui che ha creato il mondo,
e ha salvato gli uomini nella sua misericordia.

Vangelo Gv 21,1-19 (lett. breve: 21,1-14)

La "terza" apparizione del risorto riportata nell'appendice, o epilogo, del Vangelo di Giovanni, si distingue da tutte le altre: ne sono testimoni non gli undici, ma solo cinque di loro e "due discepoli" anonimi; nessuna esitazione nel riconoscere il Signore. Come non vedervi un'evocazione della Chiesa pasquale? Sul mare di questo mondo, essa lavora spesso duramente senza risultati apparenti. Ma il Signore sa dove bisogna gettare la rete; se i discepoli seguono le sue indicazioni, saranno sorpresi della straordinaria fecondità dei loro sforzi. Il pasto di pane e pesce, presieduto dal Signore, induce a pensare all'eucaristia. La preminenza di Pietro, infine, si basa sul suo impegno a porsi, nella Chiesa, al servizio dell'amore fino al martirio.

X Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, 1 Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: 2 si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. 3 Disse loro Simon Pietro: "lo vado a pescare". Gli dissero: "Veniamo anche noi con te". Allora uscirono e salirono sulla barca; ma in quella notte non presero nulla. 4Quando già era l’alba Gesù si presentò sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. 5 Gesù disse loro: "Figlioli, non avete nulla da mangiare?". Gli risposero: "No". 6 Allora disse loro: "Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non potevan più tirarla su per la gran quantità di pesci.
7Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: "È il Signore!". Simon Pietro appena udì che era il Signore, si cinse ai fianchi la sopravveste, poiché era spogliato, e si gettò in mare. 8 Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: infatti non erano lontani da terra se non un centinaio di metri.
9 Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. 10 Disse loro Gesù: "Portate un po’ del pesce che avete preso or ora". 11 Allora Simon Pietro sali nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. 12 Gesù disse loro: "Venite a mangiare". E nessuno dei discepoli osava domandargli: "Chi sei?", poiché sapevano bene che era il Signore.
13 Allora Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede a loro, e così pure il pesce. 14 Questa era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risuscitato dai morti.
[ 15 Quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: "Simone di Giovanni, mi ami tu più di costoro?". Gli rispose: "Certo, Signore, tu lo sai che ti amo". Gli disse: "Pasci i miei agnelli". 16 Gli disse di nuovo: "Simone di Giovanni, mi ami?". Gli rispose: "Certo, Signore, tu lo sai che ti amo". Gli disse: "Pasci le mie pecorelle". 17 Gli disse per la terza volta: "Simone di Giovanni, mi ami?". Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli dicesse: Mi ami?, e gli disse: "Signore, tu sai tutto; tu sai che ti amo". Gli rispose Gesù: "Pasci le mie pecorelle. 18 In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi".
19 Questo gli disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E detto questo aggiunse: "Seguimi".] - P





Spunti per le catechiste per il vangelo di domenica:


Possibili spunti



Consiglio alle catechiste