Parrocchia di Poirino




TEMA: I segreti di Dio - in data: 27/03/2020

Mettiamolo alla prova con violenze e tormenti, per conoscere la sua mitezza e saggiare il suo spirito di sopportazione. Condanniamolo a una morte infamante, perché, secondo le sue parole, il soccorso gli verrà».
Hanno pensato così, ma si sono sbagliati; la loro malizia li ha accecati. Non conoscono i misteriosi segreti di Dio (Sap. 2)


Senza averlo conosciuto, questo sapiente parla di Gesù. È il mistero di iniquità che condanna a morte gli innocenti, il primo dei quali è Gesù. È la malizia che acceca chi di Dio non sa nulla. I misteriosi segreti di Dio sono la nostra forza, particolarmente in questi giorni, dove possiamo dare a vedere la nostra mitezza e mettere alla prova la nostra capacità di resistenza e di sopportazione.
Ce lo insegnano i profeti di Israele, in un momento storico per loro molto difficile, i quarant’anni di esilio a Babilonia, quando la stessa esistenza del popolo era a rischio. I misteriosi segreti di Dio furono la loro forza di difesa (dall’angoscia, dalla tristezza) e di lotta (conservare la propria identità, non confondersi con i pagani). In quella lunga riflessione scoprirono l’azione creativa di Dio che chiama all’esistenza il mondo e le singole creature: il mondo viene da Dio! Nacquero allora i testi biblici sulla creazione. Rifletterono anche sulla loro storia. Dio si è formato un popolo, lo ha salvato, lo ha sparso nel mondo, come il lievito nella pasta. Una doppia creazione: la natura e la storia della salvezza, un unico disegno l’amore.
Questa doppia creazione continua oggi. Ci vuole ancora l’intervento creativo di Dio perché siamo infedeli. Lo vediamo: la natura è condizionata dall’uomo, l’uomo è determinato dalla sua relazione con Dio. “La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio”(Rom 8,19). Aspetta che l’uomo capisca e si decida.
Il peccato produce una creazione decaduta, corrotta, inquinata. Ritornare al Signore è la salvezza. “Guardate gli uccelli del cielo... Non contate voi forse più di loro? Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque” (Mt 6). La preghiera ci dice quali siano le cose prioritarie: la fiducia illimitata nel creatore e la certezza che in lui non siamo perduti.
Anche Gesù si è misurato con la tentazione di usare arbitrariamente la creazione: trasformare tutto in consumo, sfidare i limiti, inebriarsi di potenza. Il mistero pasquale è la sua risposta: salvezza della natura e della storia. Sul calvario, luogo di morte e risurrezione, Cristo è costituito il Principio della creazione di Dio (Ap 3,14).
Ai cristiani perseguitati Pietro ricordava ogni giorno queste cose e raccomandava di mettersi nelle mani del nostro Creatore fedele e continuare a fare il bene (1Pt 4,19).
Ora dopo ora, in questa nuova e difficile giornata non perdiamo di vista il Signore e riconoscano il tesoro che possediamo nella fede.