TEMA: Fragili e necessari - in data: 28/03/2020
Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: «Perché non lo avete condotto qui?». Risposero le guardie: «Mai un uomo ha parlato così!». Ma i farisei replicarono loro: «Vi siete lasciati ingannare anche voi? Ha forse creduto in lui qualcuno dei capi o dei farisei? Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!».
Allora Nicodemo, che era andato precedentemente da Gesù, ed era uno di loro, disse: «La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?». Gli risposero: «Sei forse anche tu della Galilea? Studia, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta!». E ciascuno tornò a casa sua. (Gv 7)
Ai soldati, i farisei dicono che sono degli incapaci, a Nicodemo che è un ignorante.
In realtà, le guardie hanno incontrato in Gesù il Figlio di Dio e ne sono stati intimamente toccate: «Mai un uomo ha parlato così!». Nicodemo, che era andato di notte dal maestro e aveva fatto cadere una a una le sue resistenze, ormai è il credente che ama Gesù. Per la sua sepoltura, porterà una mistura di mirra e d'aloe smisurata, come fosse un’unzione cosmica.
Occorre lo Spirito per vedere e rinascere: questa è la condizione per entrare nella fede: “chiunque crede che Gesù è il Cristo, è nato da Dio” (1 Gv 5,1). Lo Spirito, che è vita, apre a risposte nuove, sconosciute, imprevedibili. Io sarò quello che Dio mi farà se mi lascerò fare da lui. E solo così vivrò tutte le mie potenzialità e possibilità. Ciò vale anche per la società in questo momento di prova. La pienezza consiste nel vivere non solo come Dio vuole ma nel vivere la stessa vita di Dio. Lo Spirito spalanca l’immaginazione: “Ecco io faccio nuove tutte le cose”.
Risuonano ancora in noi le parole della preghiera di papa Francesco, pronunciate ieri: “Ci siamo ritrovati impauriti e smarriti, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. Come i discepoli ripetiamo che siamo perduti. Anche noi ci siamo accorti che non possiamo andare avanti ciascuno per conto suo, ma solo insieme”.
Lo Spirito di vita è la sorgente del vero, del buono e del bello. Egli agisce in ogni traccia di bene.
Continuava la preghiera, in piazza San Pietro: "Quanta gente esercita ogni giorno pazienza e infonde speranza, avendo cura di non seminare panico ma corresponsabilità”.
Lo Spirito è il Consolatore.
Noi, mentre stiamo ancora in mare agitato, gettiamo in Gesù ogni preoccupazione, perché lui hai cura di noi’.