Parrocchia di Poirino




TEMA: Settimana santa presentata ai giovani - in data: 04/04/2020

La domenica delle Palme inaugura la Settimana Santa. In questo giorno si condensano insieme i passi che poi lentamente percorreremo, uno alla volta, attorno all’unico mistero: la vittoria di Cristo sulla morte. Nella domenica di Passione, viviamo l’ingresso di Gesù a Gerusalemme. Dentro le sue mura, sarà celebrata l’ultima cena, si consumerà il suo processo ingiusto, la tortura ed il penoso percorso di espulsione, verso il Calvario.
Due cose si celebrano in questo giorno: le acclamazioni dell’ingresso in Gerusalemme e l’umiliazione di Gesù. Le grida festose e l’accanimento feroce.
In questo giorno, si può vivere insieme questo momento in famiglia o personalmente. Possiamo stendere sulla tavola di casa una tovaglia e al centro possiamo collocare il crocifisso ornato da ramoscelli verdi, o dallo stesso ulivo conservato lo scorso anno; un lume acceso e la Bibbia aperta dalla quale proclameremo il Vangelo della passione. Se è possibile un familiare (papà, mamma o una altro membro della famiglia) guida la preghiera; ci si suddividono i compiti: uno proclama il Vangelo, uno le intenzioni di preghiera. Tutto si svolge in un clima di calma e di raccoglimento, ricordandosi di spegnere la TV e i telefonini.
Il Giovedì Santo costituisce l’inizio del Triduo pasquale. Infatti, nell’istituzione dell’Eucaristia e nel gesto della lavanda dei piedi viene profeticamente svelata e annunciata la morte e la risurrezione del Signore: «Ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo a questo calice noi annunciamo la morte del Signore finché egli venga».
Accogliere il volto del Maestro e Signore che depone le sue vesti e lava i piedi ai suoi discepoli è il passo necessario che la Chiesa deve compiere per “aver parte con lui” – come dice Gesù a Pietro: «Se non ti laverò, non avrai parte con me» (Gv 13,8). Pasqua è entrare nel suo mistero: «Vi ho dato infatti l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi» (Gv 13,15).
Nel pomeriggio o alla sera del Giovedì Santo si può preparare la tavola di casa con una tovaglia: al centro, una brocca e un catino con l’asciugatoio. Anche la Bibbia trova il suo posto con il lume acceso. Si legge il vangelo della lavanda dei piedi (Gv 13) un momento di silenzio, una preghiera spontanea e il Padre Nostro
Al centro del Venerdì Santo sta la celebrazione della passione del Signore.
Alle tre del pomeriggio del Venerdì Santo si potrebbe trovare un istante di tempo per commemorare l’ora precisa della morte. Si può leggere con attenzione il versetto di Mt.27,45 Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio si fece buio su tutta la terra
Alla sera, si può vivere insieme la Commemorazione della passione del Signore in famiglia o personalmente. Al centro della tavola, ricoperta della tovaglia, è la Croce o il Crocefisso. Possiamo velarlo con un fazzoletto bianco. Trovano posto un lume acceso e la Bibbia. Questa preghiera è più silenziosa. È l’ora di Dio Nei momenti di oscurità e grande tribolazione bisogna avere il coraggio di tacere.
La preghiera può essere fatta con la lettura del racconto della passione secondo l’evangelista Giovanni (cap 18).
Il sabato santo è un giorno di grande tensione religiosa, soprattutto quest’anno. Mentre attendiamo che il Signore venga e calmi la tempesta (cfr. Mc 4,37-41), con la nostra silenziosa testimonianza in preghiera, possiamo dare a noi stessi e agli altri «ragione della speranza che è in noi.
Questa preghiera ci prepara alla grande veglia e alla pasqua.
Se qualche familiare mentre va a fare la spesa o in farmacia può passare in chiesa, può ritirare i sussidi per vivere intensamente la veglia pasquale e anche le celebrazioni del giovedì e venerdì.