Parrocchia di Poirino




TEMA: La processione del lunedì di Pasqua - in data: 13/04/2020

Abbandonato in fretta il sepolcro, con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l'annunzio ai suoi discepoli. Ed ecco Gesù venne loro incontro dicendo: «Salute a voi». Ed esse, avvicinatesi, gli presero i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e là mi vedranno» (Mt 28,8).

Ogni nella nostra città, il lunedì di pasquetta una processione molto partecipata affidava al Cristo Risorto le attività industriali, artigianali e agricole del territorio. Questo perché il lavoro è una dimensione essenziale per la vita delle nostre case. Quest’anno, tra il timore e la gioia di cui parla l’Evangelo sembra prevalere il timore, soprattutto per le nostre industrie, i nostri laboratori artigianali e le nostre campagne. Come hanno fatto le donne, ci stringiamo ai piedi di Gesù, lo adoriamo e gli confidiamo il nostro smarrimento. Il risorto ha assicurato loro che si sarebbe fatto vedere in Galilea. Così fece. Si farà “vedere” anche a noi, che siamo chiusi nelle nostre case come i discepoli prima della Pentecoste.
Vi invito a vivere virtualmente il cammino processionale fino alla balconata di via Marconi, ricordando tutti i nostri luoghi di lavoro. Vi ripropongo alcune delle preghiere dello scorso anno.

Signore, guarda benigno Poirino, le sue frazioni, i suoi borghi, i suoi cascinali:
a te sono noti i nostri peccati e le nostre virtù, le nostre ricchezze e le nostre miserie,
i nostri gesti di bontà e le nostre debolezze, ma la tua provvidenza è più grande dei nostri stessi abbandoni.
Kyrie, eleison

Signore, tu conosci le vicende tristi e liete del nostro passato, le gioie e le angosce del momento presente, i progetti e le speranze per l’avvenire. Non ci venga mai a mancare il tuo aiuto, o Padre: proteggi le case, le famiglie, le scuole, le officine, le aziende, i luoghi di ospitalità e di assistenza e ogni ambiente di vita e di lavoro.
Kyrie, eleison

Signore, circonda del tuo amore i cittadini residenti o emigrati in altre regioni. Assisti i giovani e quanti cercano uno spazio di vita e di speranza. Fa’ che non si estingua nelle nuove generazioni la fede trasmessa dai nostri padri; la speranza nel tuo ritorno glorioso;
l’amore per i fratelli e per quanti tu hai posto sul nostro cammino.
Kyrie, eleison

Noi ti benediciamo e ti rendiamo grazie, Dio di bontà infinita, per i grandi segni del tuo amore, profuso nel corso dei secoli, sulle generazioni umane che hanno edificato e custodito questa nostra terra e casa comune.
Per tua grazia, Signore, i nostri antichi padri dissodarono palmo a palmo questa cara terra
e la resero fertile e ospitale. Essi appresero da te, divino Seminatore,
la difficile arte di seminare in solchi di pazienza, per mietere nella gioia; e alla scuola del Vangelo vissero i drammi e i travagli della vita contadina
come una parabola della Croce e del Regno.
Con il tuo aiuto, Signore, è fiorita questa nostra terra, sostenuta dai valori della fede e da un istinto tenace di giustizia e di libertà. Guarda benigno, o Padre, le nostre campagne, alla terra dona il calore e la pioggia, alle nostre famiglie l’armonia e la pace.
Circonda del tuo amore le lavoratrici e i lavoratori nelle industrie e nei laboratori, nelle scuole e nei luoghi di cura, nelle campagne e in tutti i luoghi della vita e dell’operosità della nostra amata città.
Fa’ che non si estingua nelle nuove generazioni la luce della tua verità e il dono della tua grazia; resti vivo e coerente il senso dell’onestà e della generosità, la concordia operosa, l’attenzione ai piccoli, agli anziani e ai sofferenti; l’apertura verso l’umanità che, in ogni parte del mondo, soffre, lotta e spera perché non manchi mai ad ogni uomo la casa, il pane e il lavoro.
Esaudiscici, Tu che sei il Dio Benedetto nei secoli dei secoli.


Signore Gesù,
tu hai amato la nostra terra, i fiori dei campi che il Padre riveste più splendidi di Salomone,
gli uccelli del cielo, che Dio nutre nella sua provvidenza.

Signore Gesù,
tu hai amato tutti i bambini, che danzano sulla strada al suono del flauto, le donne che piangono per aver molto amato.

Signore Gesù,
tu hai amato le nostre case, il pane fragrante della tavola di Betania, il vino festoso delle nozze di Cana.

Signore Gesù,
tu hai amato il profumo che odora le stanze, l’acqua fresca del pozzo che toglie la sete, la tavola, ristoro del corpo e gioia del cuore.

Signore Gesù,
tu hai amato i nidi degli uccelli dell’aria, le tane delle volpi nei boschi,
la dolcezza di una casa che tu non avevi.

Signore Gesù,
tu hai amato la brezza della notte, il lampo che solca il cielo da oriente a occidente, il cielo rosso di sera, chiaro al mattino.

Signore Gesù,
tu hai amato la nostra terra, che è diventata la tua Betlemme e che ora fai nuova insieme ai cieli.
(Comunità di Bose)