Parrocchia di Poirino




TEMA: Dove c'è amore c'è occhio - in data: 17/04/2020

Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. Disse Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero i discepoli: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.
Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. (Gv 21, 1-13)


In poche righe Giovanni riassume tutta la sua catechesi sulla chiesa. Dopo la Pasqua Simon Pietro parte per la missione: “Io vado a pescare” (Pescatori di uomini gli aveva raccomandato Gesù) Gli altri discepoli riconoscono il suo ruolo: veniamo anche noi con te.
Partono ma quella notte non presero nulla. Dov’è l’errore? Sta tutto in quell’infelice inizio “Io vado”. La missione non si svolge a titolo personale. È sempre e solo obbedienza a un invito di Cristo: «Gettate la rete e troverete». Allora sì la pesca è abbondante. In quella grazia, si fa riconoscere il Signore. Non è tuttavia Pietro il primo ad accorgersi, pur essendo il capo. È il discepolo che Gesù amava a risvegliare Pietro: «È il Signore!». È l’amore che apre gli occhi, solo l’amore. L’istituzione, pure necessaria (su questa pietra edificherò la mia chiesa aveva detto Gesù a Pietro), non offre alcuna garanzia di fedeltà, senza l’amore. Solo dove c’è l’amore c’è l’occhio. Conosce e capisce solo chi ama! Dono gratuito è impegno dei discepoli: trascinare la rete piena e pesante.
Poi si contano i pesci: 153! Che senso ha questo resoconto numerico? Trasmette un messaggio fondamentale. Nella scienza di allora 153 erano i generi di pesci. Il numero indica quindi la totalità: la chiesa si rivolge sempre a tutti. Non fa preferenze. Non “pochi ma buoni”. Piuttosto “Tutti e peccatori”. E la rete non si rompe! La chiesa delle origini cammina in unità: il suo ideale è essere un cuor solo e un’anima sola! Pietro è il garante di questa unità. Per questo il suo servizio è così essenziale. Ma perché l’autorità sia servizio ci vuole una condizione: non solo il primato dell’amore ma in più anche il riconoscimento della propria indegnità: “si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito”.
Tradotto per noi: quello che conta è l’amore verso il Signore e non fare nulla per la nostra gratificazione. Poi spendersi per gli altri, senza nessuna preferenza se non verso i nemici e chi non può (o non sa) ricompensarti. Vivere l’adesione a Cristo secondo l’immagine del lievito nella pasta. Amare la chiesa e costruire unità.