Parrocchia di Poirino




TEMA: Eucaristia di pace - in data: 14/05/2020

«Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l'ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri». (Gv 15)


L’Eucaristia è la possibilità estrema (culmine) della comunione con Cristo: si partecipa al suo sacrificio! Il Signore si dona nel modo più pieno: ci si nutre di Lui! Non si potrebbe spingere oltre la possibilità del dono.
Non esiste altro luogo, né assemblea, né incontro personale in cui sia dato sperimentare un’accoglienza indiscriminata come quella che scaturisce dall’altare del sacrificio. Tensioni, antipatie, avversioni le viviamo ovunque attorno a noi e dentro di noi. Anche nei gruppi parrocchiali sono esperienze frequenti il conflitto, l’intolleranza, persino l’ostilità. Solo nella fede, che ci pone davanti all’invisibile presenza del Dio nascosto e donato nell’ostia, si sta in pace. L’Eucaristia non è solo il culmine ma anche la fonte della vita cristiana. Si può accedere con frutto all’Eucaristia solo attraverso un cammino di fede, alimentato dalla parola di Dio e sostenuto dalla frequentazione comunitaria. Senza “sapere e pensare chi si va a ricevere” diventa difficile apprezzare il rito, sentirsi coinvolti senza fraintendimenti.
Io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto. Sostare un momento, in silenzio, davanti al tabernacolo, può riassumere tutta la catechesi. Può aiutare anche i bambini e i ragazzi a diventare persone più contemplative, permette di lasciarsi affascinare dal mistero celebrato nell’Eucaristia, accompagna ad assaporare il gusto della preghiera quotidiana. Senza adorazione, la catechesi resta informazione, la liturgia mero rito, la carità solo sforzo umano.



COMUNIONE SPIRITUALE
Ai tuoi piedi, o mio Gesù, mi prostro e ti offro il pentimento del mio cuore contrito che si abissa nel suo nulla e nella tua santa presenza. Ti adoro nel sacramento del Tuo amore, l’ineffabile Eucaristia. Desidero riceverti nella povera dimora che ti offre il mio cuore; in attesa della felicità della comunione sacramentale voglio possederti in spirito. Vieni a me, o Gesù, che io vengo da Te. Possa il tuo amore infiammare tutto il mio essere per la vita e per la morte. Credo in Te, spero in Te, ti amo. D