Parrocchia di Santa Maria Maggiore - Poirino

Tutta la comunità

è invitata alla celebrazione

Il ricordo del Battesimo e l’affidamento a Maria

solennità dell’Immacolata , nella chiesa di S. Maria  alle ore 15

Programma della celebrazione:
Maria, piena di Grazia, aiuta i cristiani a rivivere il dono del Battesimo

Scena evangelica: l’annunciazione
Piccola ritualità: benedizione con l’acqua del fonte battesimale
Partecipazione dei bimbi: dire forte il proprio nome
Riferimenti catechistici: rinascere dall’acqua e dallo Spirito Santo, trovare nella loro casa la Chiesa e nella chiesa la loro casa.

Davanti all’altare è posta un’immagine di Maria (icona o statua) con lumi accesi e con un vaso per accogliere i fiori portati dai bimbi.

La celebrazione inizia con un canto molto semplice guidato da un coretto di bambini in età scolare e i loro semplici strumenti musicali.

Il sacerdote saluta e introduce con parole simili:
Quando una mamma qualunque aspetta un bambino prepara la casa, prepara i vestiti, il lettino… Dio ha “preparato” in un certo senso la sua mamma, facendola nascere senza peccato. Noi non siamo nati senza il peccato, ma questo ci è stato tolto con il battesimo

Nello spazio davanti all’immagine di Maria un gruppo di bambini (1° o 2° elementare) vestiti con i costumi mimano la scena, letta, bene e molto lentamente da un lettore giovane o adulto.
Il racconto è liberamente tratto dal Vangelo dell’annunciazione. Può essere usata questa o un’altra forma più adatta.

Maria era una ragazza che abitava a Nazareth, un piccolo paese della Palestina.
Era fidanzata con un uomo che si chiamava Giuseppe e faceva il falegname.
A Maria apparve un angelo, Gabriele, che la salutò e le disse:
“Ti saluto, Maria, piena di Grazia, il Signore è con te.”
Maria ebbe molta paura.
L’angelo riprese: “Non avere paura! Sono l’angelo Gabriele!
Il mio nome vuol Dire “Dio fa nascere”.
Tu infatti farai nascere un bambino e lo chiamerai Gesù.
Questo bambino sarà grande e potente come Davide suo padre.
Sarà un re e il suo regno durerà per sempre”
Maria rispose all’angelo:
“Ma come è possibile? Io non sono ancora sposata!”
Ma l’angelo le rispose: “Non stupirti e non avere paura. Verrà su di te lo Spirito Santo. Il suo vero papà sarà Dio stesso. Infatti questo bambino sarà chiamato Figlio di Dio!”
Allora Maria si mise a cantare:
“Sono la serva del Signore: Dio faccia di me ciò che vuole”.

I figuranti si ritirano

- Affidamento a Maria
Il coretto anima un secondo canto sempre molto facile e orecchiabile.
I bimbi (dai 2-3 anni ai 6) si presentano con i loro genitori, in forma processionale, davanti all’immagine di Maria, deponendo un fiore bianco nel vaso davanti a Maria.
I bimbi con i genitori, poi, si dispongono in fila orizzontale davanti all’altare.
Terminato il rito, il sacerdote introduce la preghiera di affidamento a Maria, con queste o altre parole:

Maria, sei piccola e semplice, eppure sei grande, grande come il cielo.
Maria, sei la Mamma di Gesù.
Maria, in te Dio si è fatto la casa.
Maria, ti vogliamo bene e ti preghiamo con tutto il cuore.
Maria, aiutaci a dire anche noi "eccomi!", per diventare come te la casa di Dio.
Ci affidiamo a te, che sei la nostra mamma del cielo

Ripresa del canto-ritornello del coretto e dell’assemblea.

- Ricordo del Battesimo

Il sacerdote richiama il battesimo e spiega il gesto dell’essere aspersi con l’acqua del fonte e del pronunciamento del loro nome. (È opportuno che la voce del bimbo si senta, mediante microfono per esempio).
I bambini sono disposti in fila orizzontale davanti all’altare e ricevono l’aspersione mentre pronunciano il loro nome.
Il rito si conclude con il canto finale, la benedizione dell’assemblea.

Sono richiesti 2 lettori e 2 accoliti o ministranti


Servono alcuni oggetti: