Parrocchia di Santa Maria Maggiore - Poirino

PER LA CATECHESI

è invitata alla celebrazione

QUARESIMA

, nella chiesa di  alle ore

Programma della celebrazione:
Catechesi e oratorio nel tempo che prepara la Pasqua

Quaresima di fraternità:
Proposta della diocesi a cui aderiscono le parrocchie di Poirino:
BURKINA FASO - ARCIDIOCESI DI KOUPELA - SAWADOGO
fratel Albert - FRATELLI SACRA FAMIGLIA
Dotazione di un asinello, un carrettino, un aratro ed una bicicletta a 8 coppie di catechisti, inviati in missione € 6.000,00

Liturgia della domenica
Animazione: Ogni domenica è animata da un gruppo con una specifica azione
Animazione della domenica
Accoglienza: 5° el.
Segno della pace: 3° el.
Liturgia della Parola: 1 m.
L’offerta: 4° el.
Condivisione: 2 m.
Missione: 2° el.

ATTO PENITENZIALE: è proposta ogni domenica da una ragazza e un ragazzo di un gruppo diverso.
1° dom. di Q: 2 m.
2° dom. di Q: 3 m.
3° dom. di Q: 1 sup.
4° dom. di Q: 2 sup
5° dom. di Q: triennio

Sabato in oratorio
Ogni sabato un “grande gioco”
La piccola attività in gruppo:
a) sussidio diocesi QdF (nei gruppi di appartenenza ma con un lavoro individuale)
b) Piccola ricerca sul Burkina Faso con cartelloni da posizionare sia in oratorio che in chiesa. (nei gruppi di appartenenza) cfr. wikipedia
1-2 el: Ambiente e geografia
3 el: Storia Tradizioni e sport
4 el: Popolazione e Religione
5 el: La Chiesa e i missionari
1 m. Le opere missionarie in Burkina
2 m. Il progetto sostenuto dalle parrocchie di Poirino
(Ragazze e ragazzi di 3 m possono aiutare i più piccoli)

I quaranta giorni della Quaresima, che culminano nella Pasqua, sono un tempo di Grazia per radunare le nostre forze e farle convergere nell’impegno di conversione, di ritorno a Dio e di rifiuto degli idoli mondani (falso benessere, indifferenza, vita superficiale…) per noi sempre attraenti. La Chiesa ci chiede una preghiera più intensa, il silenzio, l’astinenza dalle carni ogni venerdì, il digiuno il mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo, la condivisione di quello che abbiamo con i bisognosi, vicini e lontani. Sono strumenti per esercitarci all’assiduità con Dio e ottenere da lui il dono della Carità, frutto della fede e scopo di ogni pratica esteriore. La Quaresima ci aiuta, quindi, ad entrare più concretamente nel mistero della Grazia Pasquale: ci porta a confrontarci di più con la Parola di Dio, a rinunciare al nostro egoismo per accogliere l'azione dello Spirito Santo.
Anche se la fede è sempre un cammino impegnativo, durante il tempo di Quaresima l’oratorio vuole prendere particolarmente sul serio alcuni strumenti efficaci della conversione.
La Quaresima: un tempo forte, di gioia intima ed intensa, quella delle cose sincere ed autentiche; nulla a che vedere, dunque, con la pesantezza e la noia.

- L’impegno di giustizia e di solidarietà
Il digiuno e l’astinenza si collegano alla pratica della giustizia e della solidale condivisione dei beni, su scala nazionale e mondiale. Il nostro tempo è caratterizzato da un consumo alimentare che spesso giunge allo spreco e da una corsa sfrenata verso spese a volte solo voluttuarie, e, insieme, da diffuse e gravi forme di povertà, o addirittura di miseria materiale, culturale, morale e spirituale. In particolare, il divario tra Nord e Sud del mondo presenta abitualmente una diversità sfacciata di condizioni economiche e sociali. Tutti ci sentiamo responsabili e sollecitati ad assumere uno stile di vita improntato ad una maggiore sobrietà e a risvegliare una forte sensibilità per gesti generosi verso coloro che vivono nell’indigenza e nella miseria, ricordando le parole del profeta “Lontano da me il frastuono dei vostri canti: il suono delle vostre chitarre non posso sentirlo! Piuttosto scorra come acqua il diritto e la giustizia come un torrente perenne” (Am 5, 23-24).

- La confessione
Per i cristiani, aver ricevuto le ceneri in segno di penitenza è anche un appello da prepararsi per celebrare il Sacramento del Perdono, il "secondo battesimo", per la remissione dei peccati. Oggi si fa spesso la Comunione ma molti non sanno cosa voglia dire confessarsi o ne hanno da tempo abbandonato la pratica. Lontano dall’essere una disciplina formale, questo Sacramento s’iscrive nella logica anche del mistero della redenzione che viviamo in pienezza a Pasqua.
Questo sacramento va però riscoperto e preparato molto, molto bene, anche con ritualità adatte ai bambini e ai ragazzi.

- La via crucis
Il cammino con la Croce, ci permette di guardare l'immagine di un Uomo che, con le mani stese inchiodate al legno, sta morendo, è in agonia, per una scelta d’amore di fronte alla cattiveria umana. Durante questo cammino la Croce ci parla e ci interpella con la sua stessa presenza, con il suo messaggio silenzioso. Contemplare la Croce ci aiuta ad avventurarci nel cuore del paradosso cristiano, dove la fatica e la sofferenza dell'uomo e la presenza di Dio s’incontrano. È importante, come ogni anno, la volontà di camminare insieme, con la Croce, per le strade della nostra città oppure in una celelbrazione dei nostri oratori: insieme preghiamo, insieme meditiamo, ricordando e rivivendo i momenti di agonia e di angoscia, di solitudine e di abbandono, di sofferenza e di perdono di Gesù.

- Prepariamo alla grande la Settimana Santa
E’ il tempo più grande di tutto l’anno! Dinanzi al mistero del giovedì santo, del venerdì santo e della notte di Pasqua, nessun cristiano può dire: "Io, so già cosa sono… ho visto l'anno scorso… è tanti anni ormai…". Sono invece i giorni dell’assoluta novità della Grazia! È Cristo che ci prende per mano e ci conduce dove Lui solo sa.


Primo sabato
Contenuto
Anche Gesù, "pieno di Spirito Santo", ha dovuto affrontare satana. Il demonio gli ha suggerito, anzitutto, che la voce udita al momento di risalire dalle acque del Giordano era un’illusione. "Se tu sei veramente il Figlio di Dio, colui che oggi egli ha generato (Lc 3,22), di’ a questa pietra che diventi pane". "Non di solo pane vivrà l’uomo", risponde Gesù, il cui cibo sarà sempre quello di fare la volontà di Colui che lo ha mandato e compiere la sua opera (Gv 4,34). Mai egli cederà alla tentazione del potere, alle seduzioni di mammona, contro la cui tirannia ha messo in guardia i suoi discepoli (Lc 16,13). Mai, infine, metterà alla prova Dio, neppure nel momento della sua agonia (Lc 22,42).
Nei giorni della tentazione, alla quale nessuno sfugge, vi è un solo mezzo per non soccombere: aggrapparsi saldamente, come Gesù, alla parola di Dio che è vicina a noi, nella nostra bocca e nel nostro cuore, credere in colui che Dio ha risuscitato dai morti, invocare il nome del Signore per essere salvati.

Vangelo Mt 4,1-8
In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per esser tentato dal diavolo. E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, ebbe fame.
Il tentatore allora gli si accostò e gli disse: Se sei Figlio di Dio, dì che questi sassi diventino pane.
Ma egli rispose: Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Allora il diavolo lo condusse con sé nella città santa, lo depose sul pinnacolo del tempio e gli disse: Se sei Figlio di Dio, gettati giù, poiché sta scritto: Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo, ed essi ti sorreggeranno con le loro mani, perché non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede.
Gesù gli rispose: Sta scritto anche: Non tentare il Signore Dio tuo.
Di nuovo il diavolo lo condusse con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse:
Tutte queste cose io ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai.
Ma Gesù gli rispose: Vattene, satana! Sta scritto: Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto>>.
Allora il diavolo lo lasciò ed ecco angeli gli si accostarono e lo servirono.

Animazione della domenica
Accoglienza: 5° el.

ATTO PENITENZIALE
Kyrie, eleison eleison!

Un ragazzo
Signore,
Tu ci conduci nel deserto
e parli al nostro cuore:
donaci la gioia del tuo perdono.
Noi ti invochiamo.

l'assemblea:
Kyrie, eleison eleison! Kyrie, eleison eleison!

Una ragazza
Cristo,
Messia e Salvatore,
tu conosci la fragilità di ogni uomo
e rinnovi la nostra vita
con la misericordia del tuo amore.
Noi ti invochiamo.
l'assemblea:
Kyrie, eleison eleison! Kyrie, eleison eleison!

Un aniumatore:
Signore,
Tu ci offri un tempo di grazia e di riconciliazione
e ci stringi nel tuo abbraccio che perdona.
Noi ti invochiamo.

l'assemblea:
Kyrie, eleison eleison! Kyrie, eleison eleison!

Secondo sabato
Contenuto
Abramo lascia la fertile Caldea, dove si era stabilito e parte, senza sapere dove lo condurrà il suo viaggio. Così comincia la grande avventura della fede, nella quale si lancia, dopo di lui, la moltitudine di coloro che si fidano del Signore.
Dio chiama ciascuno a collaborare, nella Chiesa e nel mondo, alla sua opera di salvezza. Questa vocazione è una grazia inestimabile; rispondere all’appello divino, a qualunque costo, mettersi al servizio del Vangelo è entrare fin d’ora nella luce del mistero pasquale.
La Trasfigurazione è un pressante invito rivolto ai discepoli del Signore a fissare l'attenzione sulle Scritture, le quali attestano che il messia doveva passare attraverso la sofferenza e la morte per entrare nella gloria.

Vangelo Mt 17,1-9
In quel tempo, 1 Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. 2 E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. 3 Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui.
4 Pietro prese allora la parola e disse a Gesù: "Signore è bello per noi restare qui; se vuoi, farò qui tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia". 5 Egli stava ancora parlando quando una nube luminosa li avvolse con la sua ombra. Ed ecco una voce che diceva: "Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo".
6 All'udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. 7 Ma Gesù si avvicinò e, toccatili, disse: "Alzatevi e non temete". 8 Sollevando gli occhi non videro più nessuno, se non Gesù solo.
9 E mentre discendevano dal monte, Gesù ordinò loro: "Non parlate a nessuno di questa visione, finché il Figlio dell'uomo non sia risorto dai morti"

Animazione della domenica
Segno della pace: 3° el.

ATTO PENITENZIALE
Kyrie, eleison eleison!

Un ragazzo
Signore,
che, sulla cima del Tabor,
ci mostri l'unica Bellezza che salva il mondo:
donaci il tuo perdono.
Noi ti invochiamo.

l'assemblea:
Kyrie, eleison eleison! Kyrie, eleison eleison!

Una ragazza
Cristo,
che, con la luce del tuo amore,
sostieni la debolezza della nostra fede:
donaci la tua misericordia.
Noi ti invochiamo.
l'assemblea:
Kyrie, eleison eleison! Kyrie, eleison eleison!

Un aniumatore:
Signore,
luce e salvezza dell'umanità,
che hai vinto la morte
con la Bellezza della tua Croce:
donaci il tuo perdono.
Noi ti invochiamo.

l'assemblea:
Kyrie, eleison eleison! Kyrie, eleison eleison!



Terzo sabato
Contenuto
Nell’arido deserto dell’esodo, Dio ha fatto scaturire dalla roccia l’acqua viva, senza la quale il popolo sarebbe morto di sete. Si ricorda questo segno della potenza del Signore e della sua presenza in mezzo ai suoi per mettere in guardia contro la mancanza di fede e di fiducia in colui che solo può estinguere ogni sete.
Già giustificati per la fede, forti della speranza donata dall’amore di Dio effuso nei nostri cuori dallo Spirito Santo, noi siamo impegnati, sotto la guida del Signore morto e risorto, in un ultimo esodo che, dal mondo della grazia, conduce alla gloria di Dio.
Gesù è veramente il salvatore del mondo, il messia promesso; non dobbiamo aspettarne un altro: è spesso al termine di un cammino sinuoso che si giunge a questa scoperta, a volte del tutto inattesa, per se stessi e per gli altri. Lo attesta in modo avvincente il Vangelo della donna samaritana. Sbaglierebbe chi si accontentasse di leggerlo come il racconto edificante di ciò che è accaduto, un giorno, a una donna che nulla sembrava preparare all’incontro con il Signore. Bisogna piuttosto meditarlo continuamente, in ogni età della vita e della fede. Ognuno, così com’è, con i suoi interrogativi, i suoi dubbi, il suo peccato, scopre allora di essere guidato ad entrare pian piano in se stesso e a desiderare l’acqua che zampilla per la vita eterna. Dopo aver trovato il Signore, che solo può donarla, abbandonerà la brocca ormai divenuta inutile e andrà a partecipare agli altri la meravigliosa scoperta, in modo che vengano anch’essi ad incontrare il Signore che li aspetta, seduto sull’orlo del pozzo.

Vangelo Gv. 4 La samaritana

Animazione della domenica
Liturgia della Parola: 1 m.

ATTO PENITENZIALE
Kyrie, eleison eleison!

Un ragazzo
Signore, dopo i nostri fallimenti, invece di cercarti, come Adamo spesso ci nascondiamo ai tuoi occhi, o Padre di misericordia. Signore pietà!

l'assemblea:
Kyrie, eleison eleison! Kyrie, eleison eleison!

Una ragazza
Cristo, di fronte alle disgrazie, ti reputiamo responsabile del nostro male e siamo capaci di rifiutarti invece di cercare soccorso in te, o Signore crocifisso. Cristo pietà!
l'assemblea:
Kyrie, eleison eleison! Kyrie, eleison eleison!

Un aniumatore:
Signore, a causa delle nostre cadute, ti immaginiamo adirato con noi, pronto ad una giusta punizione, o Spirito di eterna dolcezza. Signore pietà!

l'assemblea:
Kyrie, eleison eleison! Kyrie, eleison eleison!


Quarto sabato
Contenuto
Spesso sconcertanti, le scelte di Dio non sono arbitrarie, poiché il Signore guarda il cuore e non le apparenze. Così è avvenuto per la scelta dell’ultimo dei figli di Iesse, Davide, che, nei dintorni di Betlemme, custodiva il gregge di suo padre. La storia della salvezza ha registrato in quel momento una svolta decisiva. Gesù, il messia secondo il cuore di Dio, è infatti figlio di Davide, unto di Spirito non da un profeta, ma dal Padre suo celeste.
La lettera di S. Paolo è un’esortazione rivolta a coloro che hanno ricevuto il battesimo, chiamato anticamente "illuminazione". Diventate ogni giorno e sempre più ciò che siete: figli della luce che, attraverso la loro condotta, fugano le tenebre con il loro seguito di illusioni e fantasmi.
Rendendo la vista a un cieco dalla nascita, Gesù si manifesta come la luce che illumina ogni uomo, ma senza imporsi. La fede infatti è un cammino personale e libero, che spesso espone alla contraddizione, se non al rifiuto, da parte dei propri familiari e concittadini: è quanto è accaduto allo stesso Gesù. D’altra parte, non sempre si riconosce a prima vista chi egli è veramente. Questo racconto presenta in rapida successione i titoli dati a Gesù: maestro, inviato di Dio, profeta, messia, Figlio dell’uomo e, infine, Signore, un appellativo che spetta personalmente, così come spetta a Dio suo Padre. Ciò non significa che questi titoli corrispondono a tappe successive nel cammino della fede e dell’accesso al battesimo. Con la ricezione di questo sacramento si oltrepassa certamente una soglia importante, ma anche in seguito bisogna continuare ad avanzare verso la luce.

Vangelo del cieco nato Gv. 9
Animazione della domenica
L’offertorio: 4° el.

ATTO PENITENZIALE
Kyrie, eleison eleison!

Un ragazzo
Signore ti chiediamo perdono, perché tante volte abbiamo pensato che la fede in Te è solo obbedire a delle regole che limitano la nostra libertà. Tu invece sei amore che salva e libera. Signore pietà!
l'assemblea:
Kyrie, eleison eleison! Kyrie, eleison eleison!

Una ragazza
Cristo ti chiediamo perdono, perché abbiamo condannato coloro che hanno sbagliato. Tu invece sei amore che perdona sempre. Cristo pietà!
l'assemblea:
Kyrie, eleison eleison! Kyrie, eleison eleison!

Un aniumatore:
Signore tante volte non abbiamo il coraggio di dare un taglio netto al male che facciamo, perché in fondo, certe cose si danno piacere e ci portano vantaggi. Tu invece continui ad attendere pazientemente il nostro ritorno a Te. Signore pietà!
l'assemblea:
Kyrie, eleison eleison! Kyrie, eleison eleison!

Quinto sabato
Contenuto
Secondo la tradizione biblica, l’esilio a Babilonia (597-538 a.C.) è stato per tutto il popolo come la morte da cui non si ritorna. Attraverso la voce del profeta, il Signore Dio si rivolge ai deportati che hanno perso ogni speranza. Voi dimenticate chi io sono, la mia fedeltà e la mia potenza. Siete morti? Ebbene, farò risorgere il mio popolo, lo ricondurrò sulla terra dei suoi padri.
Il dono dello Spirito cambia radicalmente la condizione dei credenti. Non sfuggono alla morte fisica, ma, divenuti giusti, non ne resteranno prigionieri. La loro morte sarà, con il Cristo e come lui, Pasqua di risurrezione, ingresso nella vita.
Il Vangelo della risurrezione di Lazzaro induce a entrare nel gruppo dei diversi personaggi del racconto, a seguire le due sorelle nei loro spostamenti e poi fino alla tomba, dove il morto giace già da quattro giorni. Gli equivoci e i malintesi che punteggiano i dialoghi invitano ognuno a interrogarsi sul modo in cui comprende personalmente le parole e i gesti di Gesù. Egli è assolutamente tranquillo nel trambusto generale, ma al tempo stesso profondamente umano davanti alla morte dell'amico, che gli strappa le lacrime. Dopo questo momento di intensa emozione, eccolo in un atteggiamento sobriamente ieratico, che rivela la sua straordinaria autorità. Coloro che erano venuti numerosi a consolare le sorelle del defunto hanno creduto in Gesù. E noi?

Vangelo di Lazzaro Gv. 11
Mai si era visto un tale faccia a faccia fra la misericordia divina e la miseria del peccato. Gesù non contesta la gravità della colpa commessa. Non cerca delle attenuanti. Ma sa che Dio accorda ad ogni peccatore un tempo per emendarsi. Ecco perché si rifiuta di condannare: "Va’ e d’ora in poi non peccare più". Questo vangelo pone anche il problema, grave e complesso, dell’esercizio della giustizia umana: si ha diritto a pronunciare una sentenza che toglie ogni possibilità di emendamento, di conversione?

Animazione della domenica
Condivisione: 2 m.
ATTO PENITENZIALE
Kyrie, eleison eleison!
Un ragazzo
Signore, che hai detto "Chi è senza peccato scagli per primo la pietra", abbi pietà di noi.
l'assemblea:
Kyrie, eleison eleison! Kyrie, eleison eleison!

Una ragazza
Cristo, che hai detto "Neanch'io ti condanno: va' e d'ora in poi non peccare più", abbi pietà di noi.
l'assemblea:
Kyrie, eleison eleison! Kyrie, eleison eleison!

Un aniumatore:
Signore, che non vuoi la morte del peccatore, ma che si converta e viva, abbi pietà di noi.
l'assemblea:
Kyrie, eleison eleison! Kyrie, eleison eleison!

Domenica delle Palme
Ecco, ora sei arrivato a Gerusalemme, il tuo viaggio sta per avere termine.
È venuto il momento di andare fino in fondo costi quel che costi, anche se si tratta di mettere a repentaglio la vita.
Tu lo sai bene, Gesù, che sono in tanti ad attendersi un Messia che viene a sbaragliare il male con la forza, come un generale che impone il suo potere.
Anch’io sono tra questi.
Anch’io mi auguro che il male venga finalmente sconfitto. Anch’io desidero un’azione forte e decisa che riduca in cenere l’oppressione e gli oppressori, che mandi in frantumi i progetti dei potenti.
Ma non è così che tu vuoi cambiare la faccia della terra. Per questo entri a Gerusalemme avanzando sopra un asino, nel segno della mitezza.
Tu lo sai bene, Gesù, che l’ostilità sta crescendo, che i farisei non ti perdonano di parlare troppo di misericordia, che i sacerdoti non tollerano le tue parole di fuoco e i tuoi gesti violenti che bollano ogni commercio nella casa del Padre tuo.
Tu lo sai bene, Gesù, che basterà poco per mettere la parola fine sulla tua vita.
Ma tu conosci anche le attese della gente, il loro desiderio di aprire il cuore ad un messaggio di consolazione e di pace.
Ed è proprio per tutti i poveri, per tutti gli affaticati, per tutti i puri di cuore, per tutti coloro che si volgono sinceramente verso Dio, che tu compi questo ingresso: perché si possa manifestare il loro entusiasmo, perché possano gridare la loro gioia, perché possano riconoscere in te il Messia che è arrivato.
Quella Croce rivela la verità di Gesù

Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: «Elì, Elì, lemà sabactàni?», che significa: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: «Costui chiama Elia». E subito uno di loro corse a prendere una spugna e, imbevutala di aceto, la fissò su una canna e così gli dava da bere. Gli altri dicevano: «Lascia, vediamo se viene Elia a salvarlo!». E Gesù, emesso un alto grido, spirò. Ed ecco il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo, la terra si scosse, le rocce si spezzarono, i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi morti risuscitarono.

Animazione della domenica
Missione: 2° el.

Sono richiesti lettori e accoliti o ministranti


Servono alcuni oggetti: