Parrocchie di Poirino



Alcuni spunti per la preparazione alla liturgia della prossima domenica



Senza Dio l’uomo si perde. Dio è fedele al suo popolo, alla sua comunità, ma non al punto che il suo disegno di salvezza venga interrotto e che le sue esigenze di verità e giustizia vengano messe da parte. Se i cristiani rifiutano, le sue esigenze di giustizia troveranno altrove il modo di esprimersi.

Padre giusto e misericordioso, che vegli incessantemente sulla tua Chiesa, non abbandonare la vigna che la tua destra ha piantato: continua a coltivarla e ad arricchirla di scelti germogli, perché innestata in Cristo, vera vite, porti frutti abbondanti di vita eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo.

prima lettura Is 5,1-7
Forse canto popolare di un vignaiolo amante della sua vigna incredibilmente ingrata, questo lamento è quello del Signore dell'universo, il cui popolo scelto ha prodotto l'iniquità invece della giustizia che ci si attendeva.

Dal libro del profeta Isaia
1 Canterò per il mio diletto il mio cantico d'amore per la sua vigna.
Il mio diletto possedeva una vigna sopra un fertile colle. 2 Egli l'aveva vangata e sgombrata dai sassi e vi aveva piantato scelte viti; vi aveva costruito in mezzo una torre e scavato an-che un tino. Egli aspettò che producesse uva, ma essa fece uva selvatica.
3 Or dunque, abitanti di Gerusalemme e uomini di Giuda, siate voi giudici fra me e la mia vigna. 4 Che cosa dovevo fare ancora alla mia vigna che io non abbia fatto? Perché, mentre attendevo che producesse uva, essa ha fatto uva selvatica?
5 Ora voglio farvi conoscere ciò che sto per fare alla mia vigna: toglierò la sua siepe e si trasformerà in pascolo; demolirò il suo muro di cinta e verrà calpestata. 6 La renderò un deserto, non sarà potata né vangata e vi cresceranno rovi e pruni; alle nubi comanderò di non mandarvi la pioggia.
7 Ebbene, la vigna del Signore degli eserciti è la casa di Israele; gli abitanti di Giuda la sua piantagione preferita. Egli si aspettava giustizia ed ecco spargimento di sangue, attendeva rettitudine ed ecco grida di oppressi. - Parola di Dio.

salmo responsoriale 79, 9e12; 13-14; 15-16; 19-20
Ci siamo allontanati dal Signore: egli ci faccia ritornare a lui!

Rit. La vigna del Signore è il suo popolo.

9 Hai divelto una vite dall'Egitto,
per trapiantarla hai espulso i popoli.
12 Ha esteso i suoi tralci fino al mare
e arrivavano al fiume i suoi germogli.
13 Perché hai abbattuto la sua cinta
e ogni viandante ne fa vendemmia?
14 La devasta il cinghiale del bosco
e se ne pasce l'animale selvatico.
15 Dio degli eserciti, volgiti,
guarda dal cielo e vedi
e visita questa vigna,
16 proteggi il ceppo che la tua destra ha piantato,
il germoglio che ti sei coltivato.
19 Da te più non ci allontaneremo,
ci farai vivere e invocheremo il tuo nome.
20 Rialzaci Signore, Dio degli eserciti,
fa' splendere il tuo volto e noi saremo salvi.

seconda lettura Fil 4,6-9
Senza minimizzare le preoccupazioni della vita al punto da cadere in un ingenuo ottimi-smo, non bisogna lasciarsi prendere dall'inquietudine che paralizza. La preghiera non è né un anestetico, né un euforizzante; essa non fa planare al di sopra delle difficoltà, ma ci ottiene, da parte di Dio, una sorprendente pace interiore. Lo testimonia l'esperienza dei santi.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai filippesi
Fratelli, 6 non angustiatevi per nulla, ma in ogni necessità esponete a Dio le vostre richieste, con preghiere, suppliche e ringraziamenti; 7 e la pace di Dio, che sorpassa ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù.
8 In conclusione, fratelli, tutto quello che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, quello che è virtù e merita lode, tutto questo sia oggetto dei vostri pensieri. 9 Ciò che avete imparato, ricevuto, ascoltato e veduto in me, è quello che dovete fare.
E il Dio della pace sarà con voi! - Parola di Dio.

canto al Vangelo Gv 15,5
Alleluia, alleluia.
Io sono la vite, voi i tralci.
Chi rimane in me e io in lui, porta molto frutto.

Vangelo Mt 21,23-43
Ciò che Gesù ha detto al suo tempo ad altri sovrintendenti continua a risuonare nella Chiesa come un grave avvertimento che va preso molto seriamente soprattutto per il fatto che, come sappiamo e confessiamo, il Figlio è venuto in mezzo a noi. Lui stesso ha ri-messo tutto nelle mani del Padre suo. Perciò, nessuno può comportarsi, in qualsiasi mo-do, come proprietario della vigna che appartiene unicamente a Dio.

X Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai principi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: 33 "Ascoltate un'altra parabola: C'era un padrone che piantò una vigna e la circondò con una siepe, vi scavò un frantoio, vi costruì, una torre, poi l'affidò a dei vignaioli e se ne andò.
34 Quando fu il tempo dei frutti, mandò i suoi servi da quei vignaioli a ritirare il raccolto. 35 Ma quei vignaioli presero i servi e uno lo bastonarono, l'altro lo uccisero, l'altro lo lapi-darono.
36 Di nuovo mandò altri servi più numerosi dei primi, ma quelli si comportarono nello stesso modo.
37 Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: Avranno rispetto di mio figlio! 38 Ma quei vignaioli, visto il figlio, dissero tra sì: Costui è l'erede; venite, uccidiamolo, e avremo noi l'eredità. E, presolo, lo cacciarono fuori della vigna e l'uccisero.
40 Quando dunque verrà il padrone della vigna che farà a quei vignaioli?". 41 Gli rispondo-no: "Farà morire miseramente quei malvagi e darà la vigna ad altri vignaioli che consegne-ranno i frutti a suo tempo".
42 E Gesù disse loro: "Non avete mai letto nelle Scritture: " La pietra che i costruttori han-no scartata è diventata testata d'angolo; dal Signore è stato fatto questo ed è mirabile agli occhi nostri" ? 43 Perciò io vi dico: vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare".





Spunti per le catechiste per il vangelo di domenica:


Possibili spunti



Consiglio alle catechiste